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Presentazione
Mario Ascione era un mio collaboratore.
Una discreta, silenziosa, pacifica persona, efficiente nel lavoro quanto indispensabile nel nostro complicato impegno,
equilibrato e sempre gentile.
Forse era anche mio amico, ma non saprei dirlo con certezza, non siamo stati mai particolarmente intimi.
Una volta mi venne a trovare nel mio eremo campestre, dopo il mio pensionamento, in compagnia di un comune amico;
trascorremmo insieme un fine settimana, e furono giorni buoni ed affettuosi. Si, credo che fossimo amici.
Di lui, mi restano pochi ricordi e due piccole collane di scritti. Battuti a macchina su una vecchia caffettiera dai
tasti sbilenchi. Una di racconti, una di poesie.
"Sprazzi di nevrosi... e di speranze" - quella di poesie
"L'assurdo mondo reale di Mario" - quello di prose.
Non so, non ricordo più perché abbia quegli scritti né come ne sia venuto in possesso, ma Mario ormai ci ha lasciati
da tanti anni, nessuno li ha mai reclamati, e li considero ormai miei.
E dopo tanti anni non credo che nessuno s'adombrerà se oggi li pubblico in omaggio all'autore, in memoria di
quel pezzetto di vita che abbiamo trascorso insieme, in ringraziamento alla grande sua serenità che mi ha donato
invogliandomi alla mitezza. Grazie, Mario del tuo esempio prezioso.
Lucio Musto 1dicembrenovembre 2018
Edited by Lucio Musto - 1/11/2018, 21:45
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Correggi la data: si vede che hai fretta che il tempo passi. Non primo Dicembre 2018. . -
giovanni keller6 .
User deleted
Bravo Lucio, è bello ricordare gli amici condividendone il ricordo con i nuovi amici.
Per partecipare a questo rincontro invio la mia descrizione dei giorni vissuti insieme nel nostro vecchio uff./X/1.
Lucio disegnava, faceva schizzi delicati, con paesaggi onirici ingentiliti da motivi ornamentali lontanamente ispirati a decorazioni floreali stilizzate. Ogni giorno affiggeva ad una parete dell’ufficio “la frase del giorno”. Mi piaceva la sua fantasia creativa. Io scrivevo a volo le frasi o gli episodi che maggiormente mi colpivano, ogni tanto componevo delle poesie per gli eventi che si svolgevano tra di noi o, cambiando i testi ad alcune canzoni, prendevo in giro fatti e personaggi del “Centro Elettronico”. Dopo un po’ l’ufficio si arricchì di un altro elemento: Mario col quale più di una volta ho composto, su richiesta dei colleghi, dei versi per feste o pensionamenti. Queste composizioni a quattro mani vennero firmate da Mario con lo pseudonimo di Marni Kellone, unione dei nostri nomi e cognomi. Che persona dolce, sensibile, per bene era Mario, anche lui è partito presto per nuove avventure. Abbiamo trascorso tanto tempo insieme e l’intesa è stata sempre profonda. Mario pur essendo una persona schiva e tendente all’introversione, con noi era disponibile e spesso partecipava ad incontri e riunioni. Era una persona unica, non guidava, non aveva mai voluto prendere la patente, era un salutista, mangiava quindi poco e poche cose. Con lui abbiamo seguito corsi di vario tipo, da quelli di massaggio Shiatsu, a quelli di tipo psicoanalitico tenuti presso l’università popolare. Mentre sembrava una persona d’altri tempi, poi si interessava di New Age. Tutti noi gli volevamo bene e lo stimavamo, non poteva essere altrimenti, era una persona troppo buona.
A volte mi sembra strano di continuare a pensare a Mario quasi quotidianamente.. -
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grazie... di solito sbaglio l'anno!... correggo subito!
grazie Giovanni del contributo al ricordo di Mario; ne sono molto contento!. -
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Un saluto dal di qua all'aldilà a questo Mario cosi nostalgicamente ricordato. . -
flomblu .
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Benvenuto al caro Mario e alle sue parole.
Siamo più ricchi adesso, secondo me.. -
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si, lo credo anch'io. Mario (per quel poco che ricordo) era uno di quelli capace di farsi voler bene senza dire una parola,
solo grazie alla sua presenza.
In realtà non ricordo assolutamente nulla di eclatante, che abbia detto o fatto, e pur tuttavia mi ricordo meglio di lui
che di tanti altri.. -
flomblu .
User deleted
A volte si danno per scontate presenze che invece sono importanti per la loro semplice essenza.
E spesso non ci si rende conto di quanto a volte facciamo male
O bene
O così così. -
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si, hai ragione!
(mi piangerete quando me ne sarò andato!,,,
)
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Io ti starò già aspettando in Paradiso, salone scrittori. . -
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Una persona splendida il tuo Mario. Sai, io dico che per farsi amare non ci vuole tanto, basta essere semplici perchè
la semplicità paga, è la voce dell'anima e non sbaglia.
Piangere te? Perchè mai, verremo tutti in Paradiso a far baldoria, vedrai!
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Capo della Corporazione del Vascello, a lui tutti devono fiducia, lealtà, ma soprattutto rispetto. A lui spetta l’intrattenimento delle Sirene e delle altre Creature del Mare, nonché di tutti i Fantasmi e le Fantasmine d’Autore.
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Buongiorno..bel ricordo, Ingegnè!
Okay, quando lascerò a disegno del Principale,questa Lacrimarum Vallis,ti incarico di scrivere il necrologio del Nostromino vostro!😃😁
Nek frattempo prepara il coccodrillo, ché l'Ora in genere è come il Natale ... quando arriva,arriva! Taaaac! Ahahah!. Andy. -
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grazie Nostromo del tuo intervento, prezioso per me come tutti quelli di questo post.
Infatti nessuno di voi, ad eccezione di Giovanni, ha mai conoscciuto Mario Ascione, né ne aveva mai sentito parlare,
prima di queso momento su ARMIA, e ciò nonostante vi siete messi in atteggiamento amichevole, ed a volte affettuoso,
nei confronti del mio "Quasi amico" che io presento semplicemente come una "persona perbene".
E' poco? No, è tanto! - perché le vostre parole mostrano la vostra disponibilità verso di me, la stima di quello che dico,
il rispetto delle mie idee e la condivisione per quanto io garantisco "essere bene" anche senza bisogno di dimostrarlo...
Ebbene, pensateci bene, questo è davvero tanto!... In fondo nemmeno fra di noi siamo intimi (Giovanni ed io a parte),
non ci siamo mai incontrati di persona, non abbiamo dei "vissuto" pratici in comune...
Questo dimostra che la stima, il rispetto, la fiducia, cioè a dire l'amore, può circolare liberamente fra le persone, che ci si può intendere ed essere uniti anche senza vincoli particolari, senza pregiudiziali accordi e caratteristiche.
Possiamo essere tutti, dei "quasi fratelli", anche solo incrociandoci, anche solo fidandoci l'uno dell'altro... volendo.
E tanto basta per poter sorridere al nostro mondo, alla nostra vita!. -
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Capo della Corporazione del Vascello, a lui tutti devono fiducia, lealtà, ma soprattutto rispetto. A lui spetta l’intrattenimento delle Sirene e delle altre Creature del Mare, nonché di tutti i Fantasmi e le Fantasmine d’Autore.
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Bravo!
È esattamente quanto sostengo da sempre!
Se ti andasse di farci sopra una riflessione sul Vascello sarebbe più che gradita... Secondo me anche utile. Assai!😃😁
Se più tardi riesco, pubblico da voi il racconto che da tempo ho in pectore, così magari vediamo se suscito un po'di insulti e accuse pure qui! Ahahah!
B
A dopo e gracias, Ingegnè!
Andy.
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