San Giuseppe, l'uomo dei sogni

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    AR_-_Giuseppe_-_Lettere_al_Presepe



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    San Giuseppe, l’uomo dei sogni



    A Nantes, città della Francia, c’è il “Musée des Beaux-Arts” che conserva un dipinto realizzato da Georges de la Tour nel 1640 circa. Questo pittore ha raffigurato San Giuseppe seduto, addormentato, mentre appare un angelo nella sembianza di un bambino senza ali ed il volto illuminato dalla luce. Il suo corpo è immateriale perciò non proietta la sua ombra su Giuseppe, il futuro padre legale di Gesù. E’ questa la scena pittorica dell’episodio dell’annunciazione dell’angelo a Giuseppe, descritta dall’evangelista Matteo (1, 18 – 25):

    18 “Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. 20 Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. .....

    Il dipinto raffigura l'episodio evangelico del "Sogno di Giuseppe" con l'apparizione dell'angelo e la rivelazione della gravidanza divina di Maria.

    La Tour ha immaginato l’anziano Giuseppe addormentato mentre stava sfogliando un libro, forse l’Antico Testamento, aperto sulle sue ginocchia. La mano destra gli sorregge la testa ed il gomito del braccio è poggiato sul tavolo.

    La luce mette in risalto il volto dell’angelo nelle sembianze di un bambino vestito con la tunica rifinita al collo da una guarnizione (gallone) e stretta ai fianchi con una cintura ricamata. Ha la mano sinistra levata verso l’alto (per indicare la volontà di Dio) mentre il braccio destro, teso verso l’anziano in penombra, nasconde parzialmente la candela accesa.

    Nel portacandela, sul piatto metallico collocato a metà altezza ci sono le forbici per tagliare gli stoppini delle candele (sul tavolo si vede l’ombra dei manici delle forbici) e il piccolo contenitore per raccogliere gli stoppini carbonizzati.

    Il volto di Giuseppe è raffigurato con le rughe sulla fronte e sul del collo. Il suo vestito è cinto all’altezza del petto da una cintura rossiccia.

    L’evangelista Luca nei racconti della nascita e dell’infanzia di Cristo introduce come protagonista Maria, invece l’evangelista Matteo fa risaltare l’anziano Giuseppe, popolare nella tradizione cristiana ma è poco più di una meteora nei Vangeli canonici. Infatti appare in sogni e visioni di angeli nei primi due capitoli di Matteo, a cominciare da quel giorno per lui drammatico quando scoprì che la sua fidanzata era incinta prima ancora di andar a vivere insieme.

    In Palestina il fidanzamento era la prima parte dell’istituto matrimoniale, perciò Giuseppe per la gravidanza di Maria non dipendente da lui, doveva esporre la donna alla condanna per adulterio, oppure ricorrere alla separazione senza il ripudio. Invece arrivò l’angelo per dirgli la verità:

    “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” (Mt 1, 20).

    Da quel momento la vita di questo “tektòn” (così chiamato in greco dai Vangeli, e significa carpentiere o falegname) fu sconvolta.

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    AR_-_Giuseppe_-_Lettere_al_Presepe_2


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    Di Giuseppe, il personaggio evangelico promesso sposo di Maria e padre putativo di Gesù, iI Vangeli canonici dicono poco ma negli apocrifi ci sono leggende su questa figura sfuggente.

    Ecco un altro dipinto del francese Georges de la Tour riguardante San Giuseppe al, Museo del Louvre, Parigi.

    Il dipinto è ambientato nella bottega di Giuseppe dove svolgeva il lavoro di carpentiere o falegname.

    L’ambiente è buio. La candela accesa tenuta in mano dal piccolo Gesù permette di vedere l’anziano Giuseppe intento a perforare una trave di legno.

    Il pittore fa del volto del Bambino la principale fonte luminosa dell'immagine e gioca con l'effetto traslucente della mano sinistra di Gesù.

    San Giuseppe era “l’uomo dei sogni” ma non “un sognatore”. Secondo quanto narrato nella Bibbia Dio scelse tante volte di parlare nei sogni.

    Nella lingua ebraica il nome Giuseppe significa “Dio aggiunga”, estensivamente si può dire “aggiunto in famiglia” come padre putativo.

    Nella sinagoga di Cafarnao:

    “… i Giudei mormoravano di lui (di Gesù) perché aveva detto: ‘Io sono il pane disceso dal cielo’. Essi dicevano: ‘Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo ? ’.
    Gesù rispose: ‘Non mormorate tra di voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno”(Gv 6, 41 – 44).


    Era ancora una volta lo “scandalo dell’incarnazione”, che già a Nazaret aveva fatto dire ai “compaesani”

    “Non è costui il figlio del carpentiere ? … E si scandalizzavano per causa sua” (Mt 13, 55 e 57).


    Altamarea 5 gennaio 2019 - - Da “LaValledell’Eco”
     
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0 replies since 6/1/2019, 07:21   64 views
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