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La preghiera del mio Natale
by McbChe strano sentimento
mi prese quella notte
di Natale del 1944.
Guardavo la luna
e avevo un dolore
sul cuore.
Non vedevo né luci,
né colori
e sentivo
la tua mancanza Dio...
Avrei voluto
per noi bambini
un Natale di pace,
stringere mani
di gente di ogni colore
che mi abbracciassero…
C'era solo mio padre con me...
e gente che,
poco più in la,
si disperava.
Urlai….
Guardaci Dio…
la c’è un bimbo
che soffre la fame
e quell'altro
è costretto a usare
un'arma per difendere
una striscia di terra.
C’era odio e tante bugie
sulle labbra di
uomini in giacca e cappello,
parole false,
parole di odio,
parole di ghiaccio,
un gelo che
rattristava il pensiero,
mentre mi sento morire
e nessuno
mi sembra sincero.
Domani nulla cambierà...
torneranno le
cattive bugie?
Tornerà la sporca politica
con i suoi privilegi indegni?
E loro... i bambini?
Dio mio
fa che uccidano me.
Io non servo a nessuno,
ma prima insegna
ai loro padri
come raccogliere il grano,
come vivere in pace
e umiltà,
ad amare i loro figli...
rispettare le loro donne...
insegna loro
come seminare la terra,
raccogliere acqua
e vivere
un Natale colmo d’amore…
Ti prego Dio...
Non ci abbandonare!
25 Dicembre 1944. -
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Eppure Gesù continua a nascere anche tra le bombe e le cattiverie. Ci ricorda la nostra Patria. quel Luogo a cui tornare accompagnati da Lui nel cammino di ritorno. . -
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Mi piacerebbe percorrere quel ritorno in compagnia di chi mi ha voluto bene e mi ha preceduto. . -
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Ogni tanto mi immagino la scena dei miei cari che mi vengono incontro mentre io salgo da loro. . -
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preghiera opportuna che pare
sia rimasta inascoltata.
Ma forse all'uomo è dato
di dover conoscere i golfi del dolore ed esplorarli
prima di poter cominciare a conoscere
e costruire l'amore
e ce ne vuole, ancora!.